Il disco del mese - Bonne Soirée
- Vincenzo Santonicola

- 23 lug
- Tempo di lettura: 2 min

Visto che non ho trovato recensioni interessanti su questo disco provo io a dire la mia su uno dei lavori meno capiti di Pino Daniele forse perché troppo avanti, un azzardo con il quale chi lo ha seguito fino a quel momento è rimasto molto indietro.
Siamo nel 1987 e Pino Daniele, reduce dal precedente album "Ferry Boat", si chiude in studio per registrare un nuovo album. Sicuramente si tratta dell’album più sperimentale che abbia fatto, almeno fino a questo momento, e che crea quasi un segno di rottura con il suo stile e tutto quel che aveva fatto in precedenza.
Le sonorità sono del tutto nuove, iniziano a sentirsi le prime influenze di musica mediorientale, forse per via dei viaggi fatti in Francia dove la popolazione è formata in piccola parte persone che provengono da paesi nordafricani e quindi é più facile imbattersi in quelle sonorità.
La mia sensazione e che si respiri un’aria nuova, aria fresca come quella delle mattine d’estate ma anche torrida come quella nei paesini siciliani o salentini nelle prime ore del pomeriggio (e guarda caso anche qui torna il Medio Oriente).
La struttura delle canzoni é abbastanza diversa dal solito, restano forse più vicine ad una struttura già rodata solo "Bonne Soirée" e "Watch Out" che sarebbe potute essere usate come singoli.
Più complesse ed articolate sono anche l’armonia e la ritmica dei brani, con tanti momenti di abbandono al puro godimento della musica stessa.
Personalmente adoro in modo particolare Occhi Grigi, ma invece della descrizione dei singoli brani rimanderei direttamente all’ascolto del disco.
Infine non si possono non menzionare i musicisti che suonano nell’album:
Jerry Marotta alla batteria, reduce dall’esperienza con Peter Gabriel;
Mel Collins (già King Crimson e numerose altre collaborazioni) e Larry Nocella al sax;
Pino Palladino al basso, session man di grande talento;
Bruno Illiano alle tastiere;
Mino Cinelu alle percussioni;
Buon ascolto!



Commenti